12 Oktober 2022
Questo mese, nella rubrica “Pagine di storia”, facciamo un salto indietro di cinquant'anni sulle pagine de La voce di Alpignano. Esattamente andiamo a “spulciare” il numero di settembre-ottobre del 1962, dove si può trovare un interessante articolo sulle strade comunali della nostra cittadina nell'Ottocento; eccone un assaggio:
I mezzi di locomozione di allora erano lenti, pesanti e montati su ruote che incidevano profondamente il fondo stradale causando solchi e buche profonde. Le strade così dette comunali erano pochissime e la gran parte, essendo di proprietà privata, dovevano essere curate dagli stessi particolari che se ne servivano per recarsi ai campi di loro proprietà. Per la verità ai contadini spettava anche la manutenzione delle strade comunali ma ciò avveniva per iniziativa comunale con una ripartizione di lavoro in base alle giornate di terreno possedute […].
Risaliamo al 1818 e troviamo che in quell'anno erano classificate comunali in osservanza a norme e prescrizioni imposte da un regolamento allegato a Regie Patenti emanate dall'Intendenza Generale di Torino in data 29 maggio 1817.
Per grado di importanza, era al primo posto quella denominata di Pianezza, ossia la omonima via dei giorni nostri e che, per la Borgata Sassetto, raggiungeva il confine con il Comune di Pianezza; veniva poi quella di Caselette: la odierna via Caselette ma naturalmente più stretta e con qualche curva in più, perché quella strada in più occasioni è stata rettificata ed allargata; la terza in ordine di importanza era quella di Valdellatorre ma contrariamente a quanto si può supporre non percorreva l'attuale tracciato, si snodava per via San Gillio fino ad inserirsi in Regione Praglia con quella strada che, proveniente da Pianezza, percorre il confine del nostro territorio a Nord-Est con il territorio di Pianezza e San Gillio sboccando poco a nord del lago Sclopis […].
Seguiva poi la strada detta di Collegno con inizio dal vecchio ponte sulla Dora fino alla Regione Bruere ed ultima quella di Rivoli, con inizio dalla vecchia Parrocchiale di San Martino, oggi piazza Caduti, percorreva il primo tratto di Via Marconi, la Via Boneschi per costeggiare poi la bealera dei prati di Rivoli in tutte le sue sinuosità.
Come si può notare le principali direttive della viabilità alpignanese erano già ampiamente tracciate più di due secoli fa.
Un saluto a tutti
Biblioteca di Alpignano
I mezzi di locomozione di allora erano lenti, pesanti e montati su ruote che incidevano profondamente il fondo stradale causando solchi e buche profonde. Le strade così dette comunali erano pochissime e la gran parte, essendo di proprietà privata, dovevano essere curate dagli stessi particolari che se ne servivano per recarsi ai campi di loro proprietà. Per la verità ai contadini spettava anche la manutenzione delle strade comunali ma ciò avveniva per iniziativa comunale con una ripartizione di lavoro in base alle giornate di terreno possedute […].
Risaliamo al 1818 e troviamo che in quell'anno erano classificate comunali in osservanza a norme e prescrizioni imposte da un regolamento allegato a Regie Patenti emanate dall'Intendenza Generale di Torino in data 29 maggio 1817.
Per grado di importanza, era al primo posto quella denominata di Pianezza, ossia la omonima via dei giorni nostri e che, per la Borgata Sassetto, raggiungeva il confine con il Comune di Pianezza; veniva poi quella di Caselette: la odierna via Caselette ma naturalmente più stretta e con qualche curva in più, perché quella strada in più occasioni è stata rettificata ed allargata; la terza in ordine di importanza era quella di Valdellatorre ma contrariamente a quanto si può supporre non percorreva l'attuale tracciato, si snodava per via San Gillio fino ad inserirsi in Regione Praglia con quella strada che, proveniente da Pianezza, percorre il confine del nostro territorio a Nord-Est con il territorio di Pianezza e San Gillio sboccando poco a nord del lago Sclopis […].
Seguiva poi la strada detta di Collegno con inizio dal vecchio ponte sulla Dora fino alla Regione Bruere ed ultima quella di Rivoli, con inizio dalla vecchia Parrocchiale di San Martino, oggi piazza Caduti, percorreva il primo tratto di Via Marconi, la Via Boneschi per costeggiare poi la bealera dei prati di Rivoli in tutte le sue sinuosità.
Come si può notare le principali direttive della viabilità alpignanese erano già ampiamente tracciate più di due secoli fa.
Un saluto a tutti
Biblioteca di Alpignano
A cura di
Name | Beschreibung | ||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Beschreibung | È il punto di accesso dei Cittadini che vogliono conoscere l’attività amministrativa del Comune | ||||||||||||
Verantwortlicher | Luca Costantini | ||||||||||||
Personal | Franca Migliardi | ||||||||||||
Anschrift | Comune di Alpignano Viale Vittoria, 14, piano terra. | ||||||||||||
Telefon |
0119666611 |
||||||||||||
Fax |
0119674772 |
||||||||||||
urp@comune.alpignano.to.it |
|||||||||||||
PEC |
protocollo.alpignano@cert.legalmail.it |
||||||||||||
Öffnungszeiten |
|