19 gennaio 2022
Nella nostra rubrica Pagine di Storia di questo mese vogliamo parlarvi di uno dei personaggi più illustri legati alla nostra cittadina. Si tratta del tipografo ed editore Alberto Tallone (Bergamo, 12 febbraio1898 – Alpignano, 25 marzo 1968). Così se ne parla nella Guida storico turistica edita dal nostro Comune nel 2008:
Vissuto nell'ambiente artistico del padre Cesare, pittore, e della madre [Eleonora Tango], donna di alta cultura, si appassionò all'arte della stampa, prediligendo le edizioni di Manuzio e di Bodoni. Fu libraio antiquario sino al 1932, quando iniziò il suo apprendistato in una delle più famose tipografie europee: quella di Maurice Darantière, a Chatenay Malabry, presso Parigi, ove per otto anni compose e stampò a mano libri di grande bellezza affermandosi come uno fra i maggiori maestri della tipografia italiana. I suoi primi saggi furono la “Vita Nuova” di Dante, i “Canti” di Leopardi, 2 voll. […]. Nel 1938 rilevò la stamperia di Darantière e la trasferì a Parigi, nella casa che era stata dell'architetto Mausart (L'Hotel de Sagonne), ove dal 1946 al 1949 stampò numerosi, splendidi libri, in rare edizioni numerate, anche con il carattere elzeviriano da lui stesso elaborato e che porta il suo nome.
Le opere tipografiche di Tallone, benché prive di decorazioni e illustrazioni, si imposero subito per la scelta attenta dei caratteri, dell'impaginazione, per lo studio delle spaziature, per l'equilibrio della masse. Nel 1957 rientrò in Italia, ad Alpignano e presso la vecchia casa materna costruì una stamperia. L'inaugurazione della tipografia fu un evento memorabile per Alpignano e avvenne il 15 ottobre 1960 alla presenza dell'ex presidente della Repubblica Luigi Einaudi e di molti intellettuali del tempo. Fu presentato il primo libro licenziato in Italia intitolato “Gutenberg, inventeur de l'imprimerie” […].
La pubblicazione dei classici continuò anche qui con le “Bucoliche” e le “Georgiche” di Virgilio, oltre a volumi dedicati a Catullo e Cicerone, caratterizzati per il rigore nella scelta dei caratteri, della carta, degli inchiostri e per l'armonia delle proporzioni e la purezza grafica. Alberto Tallone morì il 25 marzo del 1968, stroncato dai postumi di un intervento chirurgico; non morì però la sua arte a cui diedero continuità la moglie Bianca e i giovani figli Aldo ed Enrico che dalla villa-tipografia continuarono a far uscire opere prodotte secondo i canoni severi degli stampatori del nostro '500.
Un grande intellettuale dunque ma che nel contempo non disdegnava affatto l'attività fisica: in gioventù non era raro vederlo galoppare a cavallo nella campagna tra Alpignano e Caselette! La biblioteca di Alpignano custodisce e incrementa costantemente la sua collezione di opere talloniane, ovviamente per il grande pregio e valore, esse sono solo consultabili in sede e non è possibile il prestito a domicilio.
Una saluto a tutti.
Biblioteca di Alpignano
Vissuto nell'ambiente artistico del padre Cesare, pittore, e della madre [Eleonora Tango], donna di alta cultura, si appassionò all'arte della stampa, prediligendo le edizioni di Manuzio e di Bodoni. Fu libraio antiquario sino al 1932, quando iniziò il suo apprendistato in una delle più famose tipografie europee: quella di Maurice Darantière, a Chatenay Malabry, presso Parigi, ove per otto anni compose e stampò a mano libri di grande bellezza affermandosi come uno fra i maggiori maestri della tipografia italiana. I suoi primi saggi furono la “Vita Nuova” di Dante, i “Canti” di Leopardi, 2 voll. […]. Nel 1938 rilevò la stamperia di Darantière e la trasferì a Parigi, nella casa che era stata dell'architetto Mausart (L'Hotel de Sagonne), ove dal 1946 al 1949 stampò numerosi, splendidi libri, in rare edizioni numerate, anche con il carattere elzeviriano da lui stesso elaborato e che porta il suo nome.
Le opere tipografiche di Tallone, benché prive di decorazioni e illustrazioni, si imposero subito per la scelta attenta dei caratteri, dell'impaginazione, per lo studio delle spaziature, per l'equilibrio della masse. Nel 1957 rientrò in Italia, ad Alpignano e presso la vecchia casa materna costruì una stamperia. L'inaugurazione della tipografia fu un evento memorabile per Alpignano e avvenne il 15 ottobre 1960 alla presenza dell'ex presidente della Repubblica Luigi Einaudi e di molti intellettuali del tempo. Fu presentato il primo libro licenziato in Italia intitolato “Gutenberg, inventeur de l'imprimerie” […].
La pubblicazione dei classici continuò anche qui con le “Bucoliche” e le “Georgiche” di Virgilio, oltre a volumi dedicati a Catullo e Cicerone, caratterizzati per il rigore nella scelta dei caratteri, della carta, degli inchiostri e per l'armonia delle proporzioni e la purezza grafica. Alberto Tallone morì il 25 marzo del 1968, stroncato dai postumi di un intervento chirurgico; non morì però la sua arte a cui diedero continuità la moglie Bianca e i giovani figli Aldo ed Enrico che dalla villa-tipografia continuarono a far uscire opere prodotte secondo i canoni severi degli stampatori del nostro '500.
Un grande intellettuale dunque ma che nel contempo non disdegnava affatto l'attività fisica: in gioventù non era raro vederlo galoppare a cavallo nella campagna tra Alpignano e Caselette! La biblioteca di Alpignano custodisce e incrementa costantemente la sua collezione di opere talloniane, ovviamente per il grande pregio e valore, esse sono solo consultabili in sede e non è possibile il prestito a domicilio.
Una saluto a tutti.
Biblioteca di Alpignano
A cura di
Nome | Descrizione | ||||||||||||
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Descrizione | È il punto di accesso dei Cittadini che vogliono conoscere l’attività amministrativa del Comune | ||||||||||||
Responsabile | Luca Costantini | ||||||||||||
Personale | Franca Migliardi | ||||||||||||
Indirizzo | Comune di Alpignano Viale Vittoria, 14, piano terra. | ||||||||||||
Telefono |
0119666611 |
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Fax |
0119674772 |
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urp@comune.alpignano.to.it |
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PEC |
protocollo.alpignano@cert.legalmail.it |
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Apertura al pubblico |
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