19 marzo 2025
Si avvicina l'80. anniversario dell'eccidio dei Dieci martiri del Maiolo e ci pare doveroso celebrare questa importante ricorrenza proponendovi la ricostruzione dell'avvenimento fatta da Don Vitrotti. Questa volta però non utilizzeremo la Cronistoria alpignanese, edita nel 1970, ma direttamente la testimonianza di prima mano che si trova nella relazione fatta dal Prevosto nel 1945. Nell'immediato dopoguerra l'Arcivescovo di Torino Maurilio Fossati invitò i parroci della sua diocesi a presentare le loro memorie del periodo 1944-45 al fine di documentare l'impegno del clero nel periodo della Resistenza. All'appello risposero una cinquantina di parroci tra cui Don Vitrotti. La sua relazione presenta alcune differenze rispetto a quanto riportato nella Cronistoria alpignanese, ci pare quindi interessante proporvela:
19 marzo: Vengono uccisi in un albergo del paese due sottufficiali e due soldati tedeschi più un sergente maggiore degli alpini repubblicani.
20 marzo: Vado al comando tedesco […] a offrire i miei servigi religiosi e a intercedere a favore di venti persone del paese che erano state fermate e condotte al comando. Questo fatto servì ad allontanare la minaccia di gravissime rappresaglie sul paese.
21 marzo: Alle quattordici sono chiamato dal comando tedesco per dare gli ultimi sacramenti a dieci partigiani prelevati dalle carceri di Bussoleno e condotti qui per essere uccisi in rappresaglia dei cinque tedeschi uccisi ieri l'altro. Siccome la loro morte fu edificante, credo bene di dare qui qualche notizia più dettagliata. Appena i dieci mi furono dinanzi, così dissi loro: “Siete stati forti fino adesso, siatelo fino alla fine” […]. Li confessai tutti, mi notai il nome di tutti e il nome della persona a cui avrei dovuto comunicare la luttuosa notizia e quali erano le loro ultime volontà. […]. Mi fu impedito di assisterli nell'esecuzione. Partendo l'autocarro tutti mi salutarono affettuosamente e uno di essi mi grida: “Appena sarò in paradiso per primo pregherò per lei”. Siccome non si era pensato di mettere il nome nelle tasche di ciascuno ed essendo questi privi di documenti di riconoscimento, al mattino seguente mi portai al cimitero con il fotografo e fatte riaprire le casse, si prese la fotografia a ognuno, segnai i dati somatici e la forma degli abiti di ciascuno; con ciò si giunse all'identificazione sicura di tutti. Scrissi poi subito ai parenti delle vittime le quali, o per iscritto o a voce, espressero la loro viva gratitudine per quello che era stato fatto ai loro cari.
Le relazioni dattiloscritte dei parroci sono conservate nel Fondo Fossati dell'Archivio Arcivescovile di Torino ma sono poi state pubblicate nel volume Clero, guerra e resistenza nella Diocesi di Torino (1940-1945) nelle relazioni dei parroci del 1945 di Giuseppe Tuninetti. Il volume è presente in biblioteca, per la sua consultazione o prestito occorre rivolgersi al personale.
Un saluto a tutti.
Biblioteca di Alpignano
19 marzo: Vengono uccisi in un albergo del paese due sottufficiali e due soldati tedeschi più un sergente maggiore degli alpini repubblicani.
20 marzo: Vado al comando tedesco […] a offrire i miei servigi religiosi e a intercedere a favore di venti persone del paese che erano state fermate e condotte al comando. Questo fatto servì ad allontanare la minaccia di gravissime rappresaglie sul paese.
21 marzo: Alle quattordici sono chiamato dal comando tedesco per dare gli ultimi sacramenti a dieci partigiani prelevati dalle carceri di Bussoleno e condotti qui per essere uccisi in rappresaglia dei cinque tedeschi uccisi ieri l'altro. Siccome la loro morte fu edificante, credo bene di dare qui qualche notizia più dettagliata. Appena i dieci mi furono dinanzi, così dissi loro: “Siete stati forti fino adesso, siatelo fino alla fine” […]. Li confessai tutti, mi notai il nome di tutti e il nome della persona a cui avrei dovuto comunicare la luttuosa notizia e quali erano le loro ultime volontà. […]. Mi fu impedito di assisterli nell'esecuzione. Partendo l'autocarro tutti mi salutarono affettuosamente e uno di essi mi grida: “Appena sarò in paradiso per primo pregherò per lei”. Siccome non si era pensato di mettere il nome nelle tasche di ciascuno ed essendo questi privi di documenti di riconoscimento, al mattino seguente mi portai al cimitero con il fotografo e fatte riaprire le casse, si prese la fotografia a ognuno, segnai i dati somatici e la forma degli abiti di ciascuno; con ciò si giunse all'identificazione sicura di tutti. Scrissi poi subito ai parenti delle vittime le quali, o per iscritto o a voce, espressero la loro viva gratitudine per quello che era stato fatto ai loro cari.
Le relazioni dattiloscritte dei parroci sono conservate nel Fondo Fossati dell'Archivio Arcivescovile di Torino ma sono poi state pubblicate nel volume Clero, guerra e resistenza nella Diocesi di Torino (1940-1945) nelle relazioni dei parroci del 1945 di Giuseppe Tuninetti. Il volume è presente in biblioteca, per la sua consultazione o prestito occorre rivolgersi al personale.
Un saluto a tutti.
Biblioteca di Alpignano
A cura di
Nome | Descrizione | ||||||||||||
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Descrizione | Acquisizione, catalogazione e conservazione di libri e materiale multimediale | ||||||||||||
Area | Area politiche sociali, cultura ed eventi | ||||||||||||
Responsabile | Loredana Piroddi | ||||||||||||
Referente | Valeria Casini | ||||||||||||
Personale | Valeria Casini, Ermelinda Bonaglia, Davide Cibrario, Gemma Lupi, Giulio Paiuzza | ||||||||||||
Indirizzo | Via Matteotti, 2 | ||||||||||||
Telefono |
0119671561 |
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Fax |
0119671561 |
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biblioteca@comune.alpignano.to.it |
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PEC |
protocollo.alpignano@cert.legalmail.it |
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Web |
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Apertura al pubblico |
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