14 maggio 2025
Per la nostra rubrica “Pagine di storia” continuiamo oggi parlarvi dei borghi di Alpignano. Questo mese è la volta del Borgo San Giacomo, utilizzeremo sempre la Guida storico-turistica edita dal Comune nel 2008:
Il borgo San Giacomo comprende un vasto territorio suddiviso in regioni. La regione Santa Maria, a destra di via Caselette, nel 1700 si estendeva fino ai terreni circostanti l'attuale piazza Vittorio Veneto. Ai margini di tale regione venne costruito un pilone dedicato a Santa Maria. Verso la Dora troviamo la regione San Giacomo, una zona sopraelevata un tempo coltivata a vigneti. Tale nome deriva dalla cappella campestre dedicata a San Giacomo, dichiarata soppressa nel 1609. La masseria più antica con torre e belvedere, edificata nell'Ottocento dal teologo e notaio Antonio Gurlino, si chiamava Cascina San Giacomo, ristrutturata e ampliata nel 1905 e acquistata dalla famiglia Gastaldi nel 1918. Procedendo sulla strada provinciale che da Alpignano porta a Valdellatorre troviamo la regione Pozzuoli “Pusoi”, zona un tempo agricola. Ad ovest della regione Pozzuoli, verso il confine con Caselette e fino alle sponde del lago Sclopis, si estende la regione Peschiera, nome derivato dal pesce pescato nel lago.
Un po' più a nord c'era Prabert mentre la lingua di terra che si estendeva verso Brione era chiamata la Selva per la fitta vegetazione della zona. Ritornando verso il centro per l'antica strada di Valdellatorre si incontra la regione Praglia di Pessina presso le cascine Biancone e Praglia di San Maurizio, fra la cascina Astrua e le fornaci Chiaretta. Nel XIX secolo la regione Praglia di Pessina era chiamata “sansuera” per le sanguisughe o “mignatte” che si allevavano nello stagno locale.
L'allevamento era gestito da Teresa Ghibaudi di Torino: le sanguisughe potevano essere comprate per 0,20 lire presso lo stagno da aprile a ottobre, negli altri mesi presso il negozio della Ghibaudi a Torino.
La Guida storico-turistica si trova in biblioteca alla collocazione A 914.519 GUI, una copia è disponibile al prestito mentre una seconda è per la consultazione in sede.
Un saluto a tutti.
Biblioteca di Alpignano
Il borgo San Giacomo comprende un vasto territorio suddiviso in regioni. La regione Santa Maria, a destra di via Caselette, nel 1700 si estendeva fino ai terreni circostanti l'attuale piazza Vittorio Veneto. Ai margini di tale regione venne costruito un pilone dedicato a Santa Maria. Verso la Dora troviamo la regione San Giacomo, una zona sopraelevata un tempo coltivata a vigneti. Tale nome deriva dalla cappella campestre dedicata a San Giacomo, dichiarata soppressa nel 1609. La masseria più antica con torre e belvedere, edificata nell'Ottocento dal teologo e notaio Antonio Gurlino, si chiamava Cascina San Giacomo, ristrutturata e ampliata nel 1905 e acquistata dalla famiglia Gastaldi nel 1918. Procedendo sulla strada provinciale che da Alpignano porta a Valdellatorre troviamo la regione Pozzuoli “Pusoi”, zona un tempo agricola. Ad ovest della regione Pozzuoli, verso il confine con Caselette e fino alle sponde del lago Sclopis, si estende la regione Peschiera, nome derivato dal pesce pescato nel lago.
Un po' più a nord c'era Prabert mentre la lingua di terra che si estendeva verso Brione era chiamata la Selva per la fitta vegetazione della zona. Ritornando verso il centro per l'antica strada di Valdellatorre si incontra la regione Praglia di Pessina presso le cascine Biancone e Praglia di San Maurizio, fra la cascina Astrua e le fornaci Chiaretta. Nel XIX secolo la regione Praglia di Pessina era chiamata “sansuera” per le sanguisughe o “mignatte” che si allevavano nello stagno locale.
L'allevamento era gestito da Teresa Ghibaudi di Torino: le sanguisughe potevano essere comprate per 0,20 lire presso lo stagno da aprile a ottobre, negli altri mesi presso il negozio della Ghibaudi a Torino.
La Guida storico-turistica si trova in biblioteca alla collocazione A 914.519 GUI, una copia è disponibile al prestito mentre una seconda è per la consultazione in sede.
Un saluto a tutti.
Biblioteca di Alpignano
A cura di
Nome | Descrizione | ||||||||||||
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Descrizione | Acquisizione, catalogazione e conservazione di libri e materiale multimediale | ||||||||||||
Area | Area politiche sociali, cultura ed eventi | ||||||||||||
Responsabile | Loredana Piroddi | ||||||||||||
Referente | Valeria Casini | ||||||||||||
Personale | Valeria Casini, Ermelinda Bonaglia, Davide Cibrario, Gemma Lupi, Giulio Paiuzza | ||||||||||||
Indirizzo | Via Matteotti, 2 | ||||||||||||
Telefono |
0119671561 |
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Fax |
0119671561 |
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biblioteca@comune.alpignano.to.it |
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PEC |
protocollo.alpignano@cert.legalmail.it |
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Web |
http://www.comune.alpignano.to.it/it-it/Biblioteca (Apre il link in una nuova scheda) |
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https://www.facebook.com/biblioalpignano/ (Apre il link in una nuova scheda) |
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Apertura al pubblico |
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